Una ex quarantenne, in giro per la rete con occhi curiosi e cuore aperto, sempre pronta ad ogni novità.
Uno spiraglio nella mia vita, nella mia straordinaria ordinarietà. La storia continua.

sabato 28 febbraio 2009

Sabato 27 Febbraio ore 7.00 circa, Radio Due.

Questo è u n ringraziamento, per le gentili dolci e meravigliose ospiti del blog culinario del ruggito del coniglio. Ospiti perché loro sono le padrone di casa che ci permettono, e io sono una delle tante che vi scrivono, di mettere ingredienti, profumi, ricordi....soprattutto quelli e perché no, sapori. Sapori di un'estate particolare...o di una zia che è il primissimo ricordo della mia vita, o delle golosità che preparo per i miei bambini....insomma, un gran bel contenitore!!!

Stamattina, alle sette e un quarto circa durante la trasmissione di Radio Due di Marina Cepeda Fuentes  "Che bolle in pentola" Sandra e Anna Paola sono state intervistate!! E hanno citato proprio la sottoscritta, che,insieme agli altri, collabora con l'ormai famosissimo blog!!!!

Ho messo la sveglia e con lettore mp3 alle orecchie ho ascoltato la trasmissione. Dopo dieci minuti è venuto il mio piccolo per infilarsi di straforo nel lettone, al calduccio, vicino a mamma e papà, e dopo un po' è arrivata anche la bimba. Ogni tanto capita che il lettone diventi "lettone di concentramento", perchè un letto per due persone riesce a contenerne quattro!!!

Ho gioito, per quel pizzico di notorietà! Mi sono sentita così importante, orgogliosa e fiera di avere due amiche così!!!!

mercoledì 18 febbraio 2009

Sarò strana?

Ieri sera ho visto San Remo e sono riuscita ad arrivare a sentire la canzone di Povia, che ha fatto tanto scalpore.


Sono rimasta un po' perplessa per la canzone di per se, io amo un'altro tipo di musica. Ma a me non ha fatto effetti particolari, non mi sono indignata né ho spento la radio quando l'hanno trasmessa. Per me è una canzone e basta.


Sarò strana?


Una persona ha deciso di raccontare una storia e di musicarla. Certo l'argomento è scottante e questo personaggio è dichiaratamente Cattocristiano (scusa Moma ma mi è piaciuto davvero tanto questo termine che te lo prendo in prestito!!!) quindi ne posso dedurre che non ci si poteva aspettare niente di meno no?


E comunque si tratta di una storia, non è un manifesto contro l'omosessualità. Non è neppure poi tanto verosimile una storia simile, è vero che genitori castranti e assenti possono fare del male ai prorpi figli, e ognuno reagisce a modo suo alle varie situazioni che la vita prospetta loro. E comunque i casi della vita sono infiniti, chi può dire che non potrebbe essere verosimile la storia del Luca di Povia?


Secondo me alla fin fine questa storia ha fatto molto, tanto, troppo scalpore, alla fine si è scatenato un polverone talmente grande che ha fatto un gran bene all'auditel e agli ascolti del Festival.


Bene o male, purché se ne parli, no??


Aggiornamento: 22 Febbraio ore 17.00:


La sopracitata canzone è arrivata seconda. Hanno eliminato una canzone meravigliosa, quella di Nicky Nicolai, e una grande voce, Alexia. Hanno mantenuto in gara Marco Carta, che ha vinto (Maaah!), Il clone di Gigi D'alessio (non commento sennò scrivo parolacce....sono una signora anche se non sembra!) e il "nostro amico" Povia.


MAH!!!!!

mercoledì 11 febbraio 2009

Io c'ero!

Rincasando in anticipo, accendo automaticamente la TV. Non mi va di vedere il solito telefilm, ho tempo per un film intero. Girando i canali di Sky mi sono imbattuta nel film "Il Mattino ha l'oro in bocca", liberamente tratto dal libro autobiografico  "Il Giocatore" scritto da Marco Baldini, che ha curato anche la sceneggiatura. E allora la memoria ha iniziato a viaggiare e sono tornata agli anni del mio diploma, ai primi passi verso il lavoro, a quando pur di fare qualcosa andavo da mio padre, che aveva un negozio in centro, e lo aiutavo. Sono tornata indietro ai miei 20 anni, che forse hanno rappresentato uno dei periodi più difficili della mia vita, dove non sei né carne né pesce, dove nessuno a parte gli amici provano ciò che provi te, e quindi ti senti compreso quasi esclusivamente da loro.


Premetto che il film non mi è piaciuto moltissimo, la storia non decolla forse perché la conosciamo tutti quanti, ma soprattutto conosciamo l'epilogo e quindi non ha in sé nessuna suspence, nessuna sorpresa.  Mi è piaciuto moltissimo Carlo Monni, che ha dimostrato di essere veramente un grande attore, e forse ha la parte più bella e drammatica di tutto il film. Senza togliere niente a tutti gli altri attori, veramente molto bravi. Premetto che si tratta di un giudizio molto personale e quindi opinabilissimo.


Io c'ero.  Questo personaggio lo conosco bene. Sono stata ragazzina negli anni 80/90 e ho seguito buona aprte della carriera di Marco Baldini. Ho ascoltato le trasmissioni quando ancora trasmetteva da Radio Fantasy, che era proprio vicino a casa del mio ragazzo, poi da Lady Radio, forse la radio locale più importante e ancora adesso ascoltatissima a Firenze. Ho riso tanto in sua compagnia. Mi ha svegliato per molto, moltissimo tempo. Marco per quelli della mia generazione, e che hanno vissuto a Firenze in quegli anni è il prototipo di quelli che ce la possono fare a superare la soglia della provincialità e diventare dei personaggi conosciuti a livello nazionale.


In quegli anni, Marco radiofonicamente era uno che non riuscivi a non ascoltare, un po' perché era di moda ascoltarlo al mattino: se non lo ascoltavi eri "out", ma soprattutto ti  trasmetteva un'energia, una verve, una voglia di vivere che ti faceva stare bene, ti trasmetteva tutta quella voglia di farcela, quella voglia di uscire dalla provincialità che lo rendeva diverso da qualsiasi altro: lui aveva uno spessore differente. Quando si usciva e ci si vedeva con gli amici la prima cosa che si commentava era la trasmissione della mattina di Baldini. Era diventata unavera e prorpia trasmissionedi "culto", perché le radio romane e milanesi non trasmettevano ancora da noi, e poi, quando hanno iniziato a trasmettere le sentivamo così lontane, soprattutto non rappresentavano la nostra cultura e il nostro modo di essere. Marco si, lui era uno di noi.


Erano i tempi delle radio private, di quelle che trasmettevano dalle cantine, che erano ascoltate quasi esclusivamente da genitori parenti conoscenti e affini. Ci divertivamo così. Ogni giorno ne nasceva una e ne moriva un'altra.


Poi tutto è cambiato, Marco ce l'ha fatta, ha fatto il grande salto. E allora ci siamo sentiti grandi anche noi, orgogliosi di essere Fiorentini, noi che non osavamo pensare che potessero ascoltarlo da Aosta a Canicattì. L'invasione toscana c'è stata solo diversi anni dopo, con Leonardo Pieraccioni e Carlo Conti , che anche lui proviene dalle radio private e mi ricordo che aveva un programma di musica da discoteca nel pomeriggio, e in giro circolavano degli adesivi con il suo nome scritto come la Coca Cola, e se riuscivi ad accaparrartene uno eri veramente, ma veramente un ganzo.


Ad un certo punto, proprio mentre era all'apice del successo e della notorietà è scomparso. Mi ricordo solamente un immenso vuoto. Mi ricordo molto bene quel periodo. Era come se mi fosse mancato qualcosa. Naturalmente poi prendi altre abitudini, ascolti altre cose e come succede nella vita, vai oltre senza preoccuparti troppo.


Le vicende narrate nel film, i suoi problemi, noi ascoltatori, non li abbiamo mai sospettati, se non dopo l'outing fatto da lui stesso con il libro. Non credo che sia diventato miliardario con questo libro e con questo film. Lui ha avuto il coraggio di mettere in piazza un problema molto imbarazzante, e  raccontando la sua storia, sicuramente è stato d'aiuto per tante persone che hanno il suo problema. Lui è stato fortunato. Ha avuto vicino persone che si sono dimostrate amiche, anche se poi alla fine quando ci sei dentro non riesci proprio a rendertene conto, lo capisci dopo molto tempo.


Lui è uno che può piacere o non piacere con il suo modo di fare radio. Ho ascoltato e letto pareri contrastanti, soprattutto nei forum rai. Ho ascoltato il programma che faceva quest'estate, sinceramente non mi piaceva molto. Penso perché a quasi cinquant'anni non puoi pretendere di fare bene le cose che facevi a 20. Forse ne devi fare altre. E lui è un grande scrittore di testi comici. Pensate che quasi tutti i testi di Fiorello sono scritti interamente da lui, e funzionano...altroché se funzionano. E poi è una grande spalla. Insomma...penso di aver dato un colpo al cerchio e uno alla botte e soprattutto ho espresso la mia opinione.


Insomma, ho cercato di dare il mio tributo a questo personaggio, che non conosco personalmente ma che sento molto vicino, se non altro perché proveniamo dalla stessa città e abbiamo condiviso un momento storico e un'atmosfera magica. PS Se dovessi leggere questo mio piccolo contributo, sappi che ho amato profondamente il vecchino del Far West!!!