Una ex quarantenne, in giro per la rete con occhi curiosi e cuore aperto, sempre pronta ad ogni novità.
Uno spiraglio nella mia vita, nella mia straordinaria ordinarietà. La storia continua.

mercoledì 25 novembre 2009

Ciclisti, strana gente

Stamattina ho accompagnato il piccino all'asilo, non mi capita quasi mai. Alla rotonda vicino alla Coop incrocio un gruppo di ciclisti, tutti vestiti uguali, con dei completini zebrati neri e gialli. Sembravano un gruppo di calabroni con il vestito rigato malamente.

Ho inziato a ridere, pensando a me mestessamedesima con su un completino del genere. Dato che non sono proprio una silfide, sarebbe quantomeno comico!!!

Mi chiedo, ma come mai queste persone, che magari sono quotati professionisti, seri e compassati nella vita di tutti i giorni, se ne vanno in giro vestiti a quel modo? Senza parlare di quei ciclisti che si mettono le calzamaglie bianche, attillateattillate e trasparenti.....tanto vale che andassero in bicicletta  direttamente senza mutande....


Ho realizzato una cosa: io i ciclisti mica li capisco!

mercoledì 18 novembre 2009

Compagni di viaggio

Io con la macchina sono un disastro. A guidare me la cavo bene, mi piace proprio tanto, ma la manutenzione della macchina proprio non fa per me.


Con quest'ultima macchina poi sono stata davvero un disastro! Già con quella vecchia avevo dato parecchio, tre forature di ruota a causa di marciapiedi presi in pieno.... immaginatevi i commenti del marito, ma con questa sono stata proprio all'altezza della precedente. Per farla breve lunedì scorso mentre andavo al lavoro ho preso una buca, e dopo tre secondi ho sentito il tanto temuto "Flap flap flap". Ho decelerato e accostato in un parcheggio adiacente la strada e ho avuto la tragica conferma: Ruota squarciata!. Devo dire che la buca non era profondissima, ma la ruota era già compromessa, gli ho solo dato il colpo di grazia! Dopo imprecazoni e prese di giro il marito è venuto a recuperarmi, e gli ho consegnato l'amato veicolo.


Dato  che non poteva lasciare a piedi me e i ragazzi mi ha dato un mezzo di fortuna, una vecchissima Panda Van che usavano per fare le riparazioni e che adesso è quasi ferma. La usano solo in casi rarissimi e solo per fare piccoli spostamenti. Sospetto che sia stata una vendetta la sua.


L'autoveicolo regge l'anima coi denti, ho sempre il terrore che si fermi da qualche parte e mi molli per strada, ma ho scoperto che ho un compagno di viaggio!


L'ho chiamato Leandro e la prima volta che l'ho visto mi stavo per schiantare sulla rotonda dell'Osmannoro. Avevo il sole negli occhi, ho tirato giù il parasole et voilà! Leandro il ragno scende veloce, infastidito dalla manovra, sicuramente avrò messo un gran scompiglio nella sua abitazione, dato che vive lì!


Leandro appare solo quando c'è il sole, e adesso quando fa capolino ho un moto di disgusto ma non ho più paura. E' il mio compagno di viaggio!!!


Domani forse avrò la mia  auto, bisogna che faccia le raccomandazioni alle persone che utilizzeranno la picola Panda, che non gli facciano del male! E poi è sempre valido il vecchio detto.....ragno guadagno!!!!

mercoledì 11 novembre 2009

Che gusto c'è

Che gusto c'è a punire tuo figlio perché ne ha combinate tantissime (ultima tra le tante, ha affrescato una parete della scuola di musica, manco fosse Michelangelo), e lui si costituisce?


Dovrà stare una settimana senza giocare con i Gormiti, e mentre decidevamo insieme la punizione per le marachelle lui prendeva i gormiti, li sistemava in una borsa e li dava al babbo.


Non è meraviglioso???!!!!! Avevo quasi voglia di annullare la punizione ma......quando ci vuole, ci vuole!


Certo però che sti Gormiti sono davvero brutti!! Ne ho una quantità a casa che potrei mettere su una bancarella e venderli! Il giochino è economicamente molto poco impegnativo, si presta a regalini estemporanei di nonni, zii e nipoti. E lui è stra-felice di riceverli, anche se ne ha una borsata piena! Mi dicono che dopo i 6 anni perdono interesse per questi cosi, ma ora come ora è un'ossessione!


Me li ritrovo dappertutto, sotto i letti, in mezzo al divano, senza parlare dell'angolo dei giochi, sono sempre in giro!!! Adesso però sono tranquilla, stanno tutti nel posto dove hanno deciso insieme babbo e figlio. Lui sa che non deve toccarli fino a venerdì. Non ci faremo intenerire!

venerdì 6 novembre 2009

Come una mosca su un muro

Negli ulitmi giorni sono scomparse ben tre persone che gravitano intorno alla mia Parrocchia. Un ragazzo, amico di un amico, la mamma di un'amica e una signora del gruppo dei più "grandi".


Questa signora non la conoscevo direttamente. E' stata una persona eccezionale, che ha sopportato la malattia con una classe e una dignità fuori del comune.


Nel corso degli incontri del lunedì, le amiche parlavano spesso di lei. E mi hanno fatto conoscere di riflesso, proprio come una mosca su un muro, una persona eccezionale. Ho sentito davvero in fondo al mio cuore la perdita di questa persona. Penso che tutta la comunità ha perso moltissimo, e come è stato detto ieri al funerale, sono sicura che non sarà più la stessa cosa senza di lei.


Mi sono resa conto ad un certo punto, mentre scendevo la stradina in mezzo all'oliveta di Giogoli, per andare a riprendere l'auto e tornare alla mia vita di sempre, che forse ho perso un'occasione importante. Quando sono arrivata in Parrocchia questa signora era già molto malata. L'ho vista tante volte con il marito in Chiesa la domenica, con gli occhi gonfi per il ciclo di chemioterapia appena fatto, con in testa foulard multicolori sempre diversi. E sorrideva sempre, mano nella mano con il marito, come ragazzini.


E come una mosca ho partecipato al suo funerale e mi sono commossa. E sono sicura che lunedì prossimo conoscerò altri particolari, altre storie della sua vita, raccontate da quelle persone che la consocevano bene e che non potevano far altro che amarla. E' come se mi sentissi legata ad un filo sottile di amore, che lega queste persone insieme, e, coinvolgendo loro nella mia vita, ho coinvolto per forza anche lei. E forse è proprio questo il nostro destino. L'impercettibilità dell'amore che, come acqua, si insinua in ogni anfratto e colma ogni spazio libero. Mi sono sentita ricolma di questo amore, che è l'amore di tutti. Ogni giorno penso che l'unica nostra speranza, l'unica speranza di avere una briciola di felicità è fare entrare nella nostra vita persone come lei, persone come loro. Non posso fare a meno di volervi bene.

martedì 3 novembre 2009

Beata te, pensa a chi un lavoro non ce l'ha!

Lo sento dire in continuazione dai miei capi. Sinceramente sarei quasi stufa. Ne ho davvero abbastanza.


Settimana scorsa ho partecipato a un'assemblea sindacale, erano anni che non partecipavo. E il quadro che ci hanno illustrato è molto complicato e difficile. Gli enti come il nostro sono quasi tutti al collasso. Non ci sono soldi, i finanziamenti non riescono a coprire che un piccolo pezzo delle ingenti spese che questa enorme macchina deve sostenere. Nessuno vuole fare a meno dei privilegi dei quali ha fin'ora goduto e quindi ci rimettono per forza i servizi al pubblico. In più metteteci la meritocrazia che in questi ambienti è pressoché assente, e che sei fortunato se riesci a collaborare con qualcuno che è in grado di mettere insieme un ragionamento semplice. Insomma, la situazione è bruttabruttabrutta.


Queste ragioni non mi convincono più. Anche se conosco tante persone che hanno problemi con il lavoro, questo è vero e sacrosanto, e per loro tutto il mio rispetto. Ma non puoi nascondere la tua incompetenza dietro a una frase di questo genere. In questo modo si offendono tutti quei lavoratori che davvero un lavoro non ce l'hanno più. Sei il capo? Fallo. Se non sei in grado lascia il tuo posto a qualcuno che lo sa fare. Queste persone meritano dignità e rispetto. Non si può fare demagogia di bassa leva per giustificare la tua incompetenza.


Scusate lo sfogo ma quando ce vò ce vò.