Una ex quarantenne, in giro per la rete con occhi curiosi e cuore aperto, sempre pronta ad ogni novità.
Uno spiraglio nella mia vita, nella mia straordinaria ordinarietà. La storia continua.

venerdì 6 novembre 2009

Come una mosca su un muro

Negli ulitmi giorni sono scomparse ben tre persone che gravitano intorno alla mia Parrocchia. Un ragazzo, amico di un amico, la mamma di un'amica e una signora del gruppo dei più "grandi".


Questa signora non la conoscevo direttamente. E' stata una persona eccezionale, che ha sopportato la malattia con una classe e una dignità fuori del comune.


Nel corso degli incontri del lunedì, le amiche parlavano spesso di lei. E mi hanno fatto conoscere di riflesso, proprio come una mosca su un muro, una persona eccezionale. Ho sentito davvero in fondo al mio cuore la perdita di questa persona. Penso che tutta la comunità ha perso moltissimo, e come è stato detto ieri al funerale, sono sicura che non sarà più la stessa cosa senza di lei.


Mi sono resa conto ad un certo punto, mentre scendevo la stradina in mezzo all'oliveta di Giogoli, per andare a riprendere l'auto e tornare alla mia vita di sempre, che forse ho perso un'occasione importante. Quando sono arrivata in Parrocchia questa signora era già molto malata. L'ho vista tante volte con il marito in Chiesa la domenica, con gli occhi gonfi per il ciclo di chemioterapia appena fatto, con in testa foulard multicolori sempre diversi. E sorrideva sempre, mano nella mano con il marito, come ragazzini.


E come una mosca ho partecipato al suo funerale e mi sono commossa. E sono sicura che lunedì prossimo conoscerò altri particolari, altre storie della sua vita, raccontate da quelle persone che la consocevano bene e che non potevano far altro che amarla. E' come se mi sentissi legata ad un filo sottile di amore, che lega queste persone insieme, e, coinvolgendo loro nella mia vita, ho coinvolto per forza anche lei. E forse è proprio questo il nostro destino. L'impercettibilità dell'amore che, come acqua, si insinua in ogni anfratto e colma ogni spazio libero. Mi sono sentita ricolma di questo amore, che è l'amore di tutti. Ogni giorno penso che l'unica nostra speranza, l'unica speranza di avere una briciola di felicità è fare entrare nella nostra vita persone come lei, persone come loro. Non posso fare a meno di volervi bene.

1 commento:

  1. io penso, Marta, che non sarà più la stessa cosa, nel senso che sarà meglio.
    Quando si è stati brave persone, quando si è  lasciato qualcosa di sé nel rapporto con gli altri, poi GLI ALTRI (noi, all'occorrenza) se ne ricorderanno e cercheranno di fare qualcosa come, meglio o in ricordo di quella persona.
    Almeno, io credo che sia così.
    Un bacio
    Jacqueline o Fanny, fai tu.

    RispondiElimina