Una ex quarantenne, in giro per la rete con occhi curiosi e cuore aperto, sempre pronta ad ogni novità.
Uno spiraglio nella mia vita, nella mia straordinaria ordinarietà. La storia continua.

mercoledì 24 febbraio 2010

Amiche

Ieri sera dopo tantissimo tempo sono uscita per una pizza tra amiche.

Devo dire che io conoscevo bene tre ragazze delle undici che eravamo, le altre le avevo intraviste a Messa. Sono uscita con un gruppo di ragazze che frequentano la mia parrocchia adottiva, Giogoli. Il punto di partenza dunque era comune a tutti, il luogo dove prima o poi ci siamo visti un po' tutti e che tutti possiamo chiamare "casa".

Certe facce proprio non le avevo mai viste, ma frequentiamo la Parrocchia in giorni e tempi completamente differenti quindi è facile non essersi mai incrociati! E poi via via che passa il tempo continuo a conoscere persone nuove, persone che non avevo mai visto e conosciuto.

E' stato bello vedere che al tavolo c'erano persone di tutti i tipi, dalle giovanissime neo-mogli e neo-mamme alle persone più mature come la sottoscritta, che si sta lentamente avvicinando alla babbionaggine! E tutte quante ci siamo confrontate un po' sugli stessi temi, un po' per conoscersi, un po' per prendersi le misure. Ed è bello fermarsi a parlare e conoscere persone che vedi di sfuggita, per un attimo. E' bello conoscere persone che condividono il tuo modo di essere, il tuo modo di pensare e notare che anche se condividiamo gli stessi principii questi sono sfumati di diversi colori in ognuno di noi. Il confronto e la comunicazione possono far sì che noi si riesca a confrontarsi e a condividere i pensieri e a diventare persone sempre migliori. Magari ci accorgiamo che non avevi colto una sfumatura e non ti sei soffermato a prestare attenzione ad un certo particolare, e questo è sempre una sorpresa.

Ne sono uscita più serena ma soprattutto ho lasciato per una sera a casa le mie angsce e i miei  "buchi neri". Sicuramente questo ha contribuito a darmi nuova forza per poterli portare. Vediamo quanto dura.

mercoledì 17 febbraio 2010

Ho scoperto che....

A maggio Mario Biondi farà una serie di concerti in Italia!!!!!!!!!

Il 5 maggio sarà a Bologna....sto meditando di comprare il biglietto!!!!!!


Per chi non lo conosce Mario Biondi è questo qui:





Come mi piaceeeee!!!!

martedì 16 febbraio 2010

Alti e bassi

Diciamo che forse siamo in una fase più positiva dei giorni precedenti, almeno qualche momento di serenità c'è, per fortuna, ed è già una cosa positiva. Riesco ogni tanto a vedere il bicchiere mezzo pieno, e anche questo è positivo.

Ancora però cado nei "buchi neri" dove non c'è luce né via d'uscita. Dove non riesce a entrare nessuno e dove sono prigioniera dei brutti pensieri.

Ancora brutte notizie, una cugina in ospedale, situazione molto seria e un caro amico che forse ha qualche problema di salute. Senza contare i problemi di contorno, lavoro, famiglia etc.... Insomma, un periodo da cancellare.

E con questo stato d'animo devo continuare a gestire tutta la situazione familiare e se prima potevo avere un aiuto esterno, adesso, dato il momento, non c'è nessuno che può aiutarmi. Ogni tanto capita qualche combinazione astrale positiva, tipo il piccino da un amico e la ragazza in palestra, ma accade molto poco spesso purtroppo......

Prendiamo domani per esempio, il piccino da portare in piscina e contemporaneamente la ragazza da lasciare in palestra, dopo la palestra il dentista e dovrei pure trovare il tempo di andare a ritirare la pagella a scuola.  Giornate così accadono sempre più spesso, e sinceramente non ce la faccio a reggere il ritmo. Bisogna assolutamente che mi fermi, sono distrutta. Vorrei solamente che qualcuno mi posi una mano su una spalla e che mi dica, non preoccuparti, ci penso io, senza dover far presente le mie difficoltà. Mi piacerebbe che non fosse tutto dato per scontato, che gli sforzi fossero quantomeno riconosciuti.

Però forse pretendo troppo....

Passerà.

mercoledì 10 febbraio 2010

Sassolini.

Beh ieri mi sono tolta qualche sassolino dalla scarpa. E non sapete quanto mi sono sentita più leggera dopo, anche se fisicamente provata dalle esternazioni.

La capa mi aveva chiesto un "informal meeting", che io avevo prontamente accettato. Il caffé l'ha offerto lei (ecceccacchio...) piano piano abbiamo iniziato a confrontarci sull'ufficio, l'organizzazione e allora, dato che non ho davvero più niente da perdere, ho sparato a zero e ho tirato fuori tutto ciò che avevo in pancia.

Mi è costato tanto, sono uscita dal confronto distrutta, però mi sono sentita più libera, leggera come una piuma!

Se da domani mi trasferiranno a Medicina Legale a fare il guardiano dell'obitorio so esattamente perché, ma volete mettere il gusto e il piacere di sparare a zero a 360°? Non c'è prezzo......

lunedì 8 febbraio 2010

Se inverti i fattori il risultato non cambia...

Sabato mia figlia decenne è stata convocata per la partita di pallavolo del campionato ufficiale "Under 12". Ha giocato solo dieci minuti alla fine, quando il risultato ahimé non perdonava.... due set a zero e l'ultimo set lo stavano perdendo alla grande.


L'esordio ufficiale non è stato brillantissimo, lei era terrorizzata, le tre palle che sono state giocate non erano alla sua portata e quindi pace, partita persa.


Intorno ai 28-30 anni ho fatto parte di una squadra di calcio femminile. E mi sono resa conto che i gesti scaramantici pre e post partita sono gli stessi.


E ho pensato.....sono le bambine che sono precoci o eravamo noi ad essere puerili? Noi entravamo in campo sempre con la stessa formazione perché se no portava sfortuna, ognuna di noi aveva un capo di abbigliamento "preferito" che senza portava male, le canzoncine che cantavamo noi in panchina per incitare la squadra erano sempre diverse e sempre su melodie di canzoni molto di moda. Non avevamo una mascotte, questo è vero, la squadra di mia figlia ha adottato un pupazzo di peluche grandissimo a forma di ape, con indosso la maglietta della squadra, ma avevamo tanti piccoli gesti, tante piccole abitudini anche sciocche che alla fine ci facevano credere davvero di poter vincere. Alla fine però poi a fare la differenza erano la classe delle atlete e l'affiatamento della squadra, a volte andava bene a noi, a volte andava bene alle avversarie.


Un'altra cosa curiosa della partita di sabato è stato che l'allenatore della squadra avversaria alla nostra era un ex-collega e amico di mio marito. E' stato bellissimo rivedersi dopo tanti anni, soprattutto nel contesto della pallavolo giovanile, lui è un grande allenatore, le sue atlete sono bravissime e hanno stracciato la nostra squadra, che comunque non è una brutta squadra.


E anche lui ha ribadito che lo sport per i ragazzi non è solo una mano santa, ma è soprattutto un'ancora di salvezza. I ragazzi crescono in palestra, insieme ai loro coetanei, hanno un obiettivo comune e sani principi, imparano l'agonismo e la grinta e soprattutto fanno movimento.


Mi sono detta che alla fine siamo tutti uguali, i grandi e i piccoli e, come nel titolo del post, se si cambiano i fattori il risultato non cambia!