Una ex quarantenne, in giro per la rete con occhi curiosi e cuore aperto, sempre pronta ad ogni novità.
Uno spiraglio nella mia vita, nella mia straordinaria ordinarietà. La storia continua.

martedì 9 settembre 2014

Il "mio" Ligabue

Seguo Luciano Ligabue fin dal primissimo album, l'omonimo Ligabue, uscito nel 1990. Mi ricordo benissimo il video della canzone che quell'estate si ascoltava su ogni radio, Ballando sul mondo.

Era strano sentire questo tipo di sound, questo tipo di musica con testi in italiano, tanti artisti utilizzavano l'inglese perché come lingua è più versatile e più musicale, mentre l'italiano non è facile inserirlo in questo tipo di musica. Ma lui c'è riuscito, unico nel suo genere, è l'ha fatto diventare un tratto distintivo della sua musica.

Era il periodo in cui avevo scoperto Pier Vittorio Tondelli scrittore anch'esso di Correggio, in cui avevo iniziato a lavorare, in cui piano piano diventavo una persona adulta. Il periodo in cui si prende coscienza di noi stessi, in cui si crede di poter conquistare il mondo, dove non esistono confini né limiti, se non quelli che ci diamo da soli.

Ebbene, Ligabue si inserisce molto bene in questo contesto, lui diventato famoso non giovanissimo, oltre la trentina, con una voglia matta di suonare e di fare musica, ma soprattutto di farlo con il suo stile, rimanendo pienamente sempre sé stesso.

Il mio primo grande amore sono stati gli U2, che mi hanno accompagnato per gran parte della mia vita, donandomi gioia, conforto, parole e musica, una musica pazzesca, con loro ho esplorato moltissimo e ho imparato ad ascoltare tanto, di tutto. Ho scoperto Bob Dylan, ho scoperto il grande rock. Ogni nuovo ascolto per me era come un'avventura, come imbattermi in un territorio vergine, dove scrutare, scoprire ogni nota, ogni accordo, ogni atmosfera. Era comunque sempre tutto molto, tanto lontano. Le realtà, le atmosfere non erano mai quelle in cui vivevo, il disagio di cui parlavano i gruppi che ascoltavo era sempre un disagio molto generalizzato, vissuto in un contesto che non conoscevo, completamente estraneo.

Con Ligabue invece riuscivo a capire, condividevo non solamente la lingua, ma anche il contesto in cui le cose venivano cantate, descritte. E lui è davvero un grande con le parole.
Riesce a fare dei quadri, a descrivere con parole semplici situazioni  complesse, come quasi una fotografia. E questa secondo me è la sua grande forza, la capacità di raccontare vita, situazioni, emozioni.

La prima grande canzone di Luciano secondo me, che non è molto famosa, ma che rende perfettamente l'idea di questa capacità descrittiva è Angelo della nebbia. E' tratta dal primo album di Luciano, e, con la descrizione di un paesaggio della bassa padana, dove lui ha vissuto tutta la sua vita, riesce ad evocare, sensazioni, odori e suoni di un mondo magico, fuori del tempo, fuori dalla dimensione, per poi prepotentemente rientrare nella realtà, quasi con violenza. E quando di una canzone riesci a percepire l'odore, beh, questo secondo me è un capolavoro.

Mi sono ritrovata a cantare questa canzone durante il concerto del Tour Mondovisione di Firenze. Non mi aspettavo di sentirla, è stato un vero colpo al cuore. Mia figlia e le amiche che erano con me mi guardavano strano, non sapevano che canzone fosse e io non ho avuto molta voglia di raccontare in quel momento, ero completamente immersa in quel mondo magico, e mi sentivo come una delle due lepri, pronta a scattare e ad andare via per la mia strada.  E forse siamo davvero tutti come quelle due lepri, si scrollano di dosso l'umidità e continuano a correre nonostante la nebbia.

Non ho ritrovato la scaletta del concerto, non so neanche se davvero lui l'abbia suonata davvero,  se p stato un sogno o realtà, ma la grande, enorme emozione che ho provato mi dice che è tutto vero, che l'ho davvero sentita.

Vi consiglio di perdere dieci minuti e di andarla a cercare, per facilitarvi il compito potere cliccare su questo link YouTube, ascoltatela, riascoltatela, poi magari scrivetemi un commento, scrivete le vostre impressioni, mi interessa davvero tanto!


Naturalmente tornerò ad ascoltarlo il 13 settembre a Bologna, sono sicura che sarà un grande concerto, che sarà una meravigliosa serata, piena di musica e di emozione!

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