Una ex quarantenne, in giro per la rete con occhi curiosi e cuore aperto, sempre pronta ad ogni novità.
Uno spiraglio nella mia vita, nella mia straordinaria ordinarietà. La storia continua.

mercoledì 30 luglio 2014

Omeopatia....

Come faccio a riassumere questi ultimi mesi.... troppo complicato, troppo complesso.

Per ora posso dire che ho trovato un'omeopata bravissima e che sono diventata precisa, prendo regolarmente tutte le medicine senza saltarne nemmeno una.
Cerco anche di seguire i suoi consigli alimentari, anche se non è troppo facile, dato il difficilissimo ménage familiare. Tant'è che sono quattro mesi che non ho un attacco di panico.

Devo comunque rimanere sempre all'erta, sempre attenta, non perdere mai di vista come sto e come mi sento, ma mi pare che stia andando sensibilmente meglio.
Mi ero ridotta davvero uno straccio, l'ombra di me stessa. Ogni cosa mi dava ansia, vivevo immersa nell'ansia, fino al punto in cui sembravo sempre come se avessi finito di correre la maratona di New York, anche se non avevo fatto proprio niente o almeno le due rampe di scale che mi portano all'ufficio e le tre rampe che mi portano a casa.
Il cuore mi si spezzava e rimanevo almeno un quarto d'ora a boccheggiare, in cerca d'aria. Eppure non c'era niente che non funzionasse, che non andasse bene. Ho dovuto guardarmi allo specchio e ammettere di star male, di aver bisogno d'aiuto.

Prima mi sono rivolta alla persona che mi aveva già aiutato in precedenza, però con lei sono arrivata ad un punto in cui per me era necessario un approccio di tipo medico, ormai la semplice terapia relazionale non era più sufficiente. Allora sono rimasta quasi due mesi in bilico,  senza sapere esattamente cosa fare. Avevo paura di tutto, di fare qualsiasi passo, non ero sicura di niente, sapevo solo che stavo male e che dovevo fare qualcosa.

Poi è arrivato il periodo di Quaresima ed è arrivato il ritiro spirituale. Quest'anno con gli amici di Giogoli siamo andati ad Assisi.. E' bello poter stare tutti insieme e condividere un po' del nostro tempo, mi fa stare bene, e mai come in quel periodo avevo bisogno di pace, calma, serenità e spiritualità. In quell'occasione ho avuto l'opportunità di parlare con un'amica che si è rivolta all'omeopatia per contrastare gli effetti collaterali di una chemioterapia, dato che mesi prima gli avevano asportato un carcinoma.
Lei mi ha ascoltato e mi ha consigliato di rivolgermi alla sua dottoressa, che è anche sua amica, e così ho fatto.

L'incontro con lei è stato molto particolare, ho trovato una persona disponibile all'ascolto e senza alcun pregiudizio. Ha iniziato a voler sapere tutta la mia storia, mi ha fatto sentire subito a mio agio. Seguendo un rituale molto particolare, a metà tra la scienza e la magia è arrivata a capire che tipo di cura fosse adatta a me, alle mie esigenze, e mi ha prescritto cura e medicina.
Ho seguito subito le indicazioni, anche se io sono un po' birbante e mi dimentico spesso e volentieri di prendere le medicine. Ebbene questa volta sono stata precisa, non ho mai dimenticato una dose. E, quasi senza accorgermene mi sono resa conto una mattina che riuscivo a fare le scale senza sentirmi affogare, e che respiravo quasi normalmente, che gli attacchi di panico non c'erano più e non ci sono più da oltre quattro mesi. Soprattutto mi sono ritrovata ad affrontare situazioni che normalmente mi avrebbero agitato in maniera molto tranquilla e distaccata.

Conosco molta gente che si cura con l'omeopatia, ad alcuni ha funzionato, ad altri no. Non so dire per quale motivo a volte possa funzionare, fatto sta che con me è stata davvero l'ancora di  salvezza. Un modo per ritrovare me stessa e non perdermi. Sono sicura che non sarà banale, ma sarà possibile superare questo momento, che il tempo sia davvero dalla mia parte. Soprattutto ho sentito chiaramente tutto l'amore che mi circonda, e mi sono stupita di constatare che è davvero tanto. Mi sento davvero una persona fortunata.